Come detto precedentemente oggi presento questa tecnica molto utilizzata nella metodologia cognitivo comportamentale.
L'apprendimento senza errori
Cos'è?
Viene organizzata una situazione facilitante in cui non sia possibile commettere errori mediante un’accuratissima programmazione e «manipolazione» del materiale di stimolo che viene presentato al soggetto nel programma di insegnamento (Ianes, 2006). Vengono dunque forniti molti prompt (aiuti) in modo da non far esperire la frustrazione dell'errore all'utente. I prompt possono essere costituiti da figure e vari richiami per l’attenzione, come colori, o altre aggiunte grafiche (frecce direzionali, disegni, ecc.) (Ianes, 2006).
- La tecnica più nota è lo stimulus fading che consiste in un enfatizzazione artificiale dello stimolo che dovrà poi guidare la risposta di scelta, in modo che tale risposta corretta sia immediatamente facilitata in modo decisivo. Con questi alti livelli di aiuto, infatti, non è quasi possibile che l’alunno commetta un errore: le abilità richieste per rispondere correttamente dovrebbero essere già presenti nel suo repertorio comportamentale e cognitivo. Ciò avviene per esempio aumentando la grandezza e l' intensità (ad esempio, la parola corretta che deve essere riconosciuta un input verbale, viene presentata con caratteri e corpi tali da renderla immediatamente «attraente»).
- Tra le tecniche di apprendimento senza errori troviamo anche lo stimulus shaping in cui lo stimolo con funzione di aiuto è una figura che viene progressivamente trasformata nello stimolo da imparare, generalmente una parola, una lettera o un numero di difficile discriminazione.
- Un’altra tecnica di apprendimento senza errori, importante per quanto riguarda il processo di eliminazione degli stimoli-aiuto è il prompt-delay (presentazione sempre più differita nel tempo dello stimolo-aiuto). Nelle prime presentazioni del materiale stimolo, quello di aiuto (già ben noto al bambino) è fornito contemporaneamente a quello ancora da apprendere: ad esempio, la figura che rappresenta l’oggetto (aiuto) e la parola scritta del nome di quell’oggetto. In questo modo vengono praticamente annullate le possibilità di errore. Successivamente, lo stimolo di aiuto viene presentato dopo quello da apprendere, inizialmente con un intervallo di ritardo di pochi secondi, che però aumenta progressivamente sempre di più. Il bambino, dopo un certo numero di prove in cui ha avuto bisogno di attendere l’arrivo del prompt, riuscirà così ad anticiparlo, rispondendo correttamente allo stimolo che prima non conosceva.
!!! Ovviamente i prompt andranno gradualmente attenuati (fading).
Con questa tecnica il soggetto è sempre nel giusto, o come risultato di un aiuto o per una risposta spontanea, e viene rinforzato potenzialmente nel 100% della sessione, o 300 volte su 300 esercizi. Con un alto tasso di rinforzo, non c’è necessità per un bambino di scappare o autostimolarsi per rinforzarsi; questo è il giusto modo per apprendere.
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